«Abbiamo fatto il concorso con la speranza di vincere. Volevamo metterci alla prova e abbiamo dato tutto fino in fondo. Siamo contentissimi di aver vinto, perché amiamo la musica e vogliamo continuare a farla finché riusciamo». Parola di Samuele Lame dei DPiù, subito dopo la vittoria al MaJic Music Contest che, il 3 marzo, ha visto la sua band gareggiare al MaJic Caffè di Via Clavalité 39 con Rek e gli A.X.I.S.
Il parere della giuria è stato avvallato dall’ospite d’onore Fabrizio Berlincioni, paroliere ed autore televisivo di successo: «E’ difficile votare perché sono uno più bravo dell’altro, ma i DiPiù sono più strutturati ed hanno un altro appeal di presentazione. In particolare mi è piaciuta la canzone “Quello che dicono”».
“Che dicono spettatori senza volto nè fisico, senza voce ma con voce in capitolo. Sparano sentenze a mitraglia, la mia testa è piena di cose che non penso e cerca la via persa in altre in cui non credo…Datemi delle istruzioni per uscire dagli schemi, per non essere come loro, per non sentire quello che dicono”. Così rappano Lame e Davide “Phastidio” Rasoira” su una base di Carlo Cavia Giordano. E’ una canzone nuova che conferma le promesse dell’album “Musica al contrario”, pubblicato nell’aprile di quest’anno, che contiene l’interessante “Acisum reverse” (musica al contrario).
Secondo si è classificato il rapper Simone Piffari in arte Rek, prodotto da Lorenzo Plataroti, che su basi del fratello Stefano ha rappato di ansia, della nonna morta e nell’accorata “Tu che ne sai”.
Terzi gli A.x.i.s., guidati dal bassista François Marie Péaquin, in arte Axis, con il giovane chitarrista Davide Dev Belfrond ed un veterano come il batterista Andrea “Tarello” Usai. Oltre ai due pezzi pubblicati recentemente, hanno presentato l’inedita “No country for old men” che conferma la predilezione per temi scomodi, critici verso le iniquità della vita contemporanea.
La vittoria, meritatissima, dei DPiù chiude due mesi di selezioni che hanno avuto esiti tutto sommato sorprendenti, visto che erano in gara altri gruppi valdostani eccellenti. «Probabilmente– spiega l’organizzatore Paolo Passanante– invece che chi è consolidato, la giuria ha voluto premiare la novità». Altra novità è che gli A.X.I.S. erano gli unici che in finale hanno suonato live, in quanto gli altri hanno rappato su delle basi. «É stato sdoganato il fatto della base.– ammette Passanante- Non è più necessario saper suonare, ma, piuttosto, serve fare un buono spettacolo dal vivo».
La serata, condotta da Andrea Balestrieri, ha visto all’opera un’affollata giuria composta dal produttore Lorenzo Plataroti, dalla conduttrice radiofonica Fabiola Megna, dal cantautore Francesco-C, dalla cantante ed insegnante di canto Katia Guidi, dall’opinionista Sty, dal direttore del Forte di Bard e vicepresidente del Conservatoire de la Vallée d’Aoste Luca Bringhen e dallo chef musicista Alessandro Lorenzin.
Il premio per il vincitore sarà la registrazione di un brano musicale inedito, che sarà pubblicato sulle piattaforme web con l’etichetta Yes Exit Records di Aosta, e di cui la The White Mask video productions di Aosta realizzerà un video. Il tutto a spese dell’organizzazione.