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I molteplici mondi di NEFFA al Forte di Bard

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1 Neffa IMG_1578Il titolo di un suo cd di qualche anno fa, “I molteplici mondi di Giovanni, il cantante Neffa”, sintetizza al meglio l’eclettismo del cantautore Giovanni Pellino, in arte Neffa, che il 26 luglio si è esibito al Forte di Bard. Dopo un inizio come batterista di un gruppo hardcore importante come i Negazione, negli anni Novanta è stato, infatti, un pioniere dell’hip hop in Italiano coi Sangue Misto, per approdare, infine, alla canzone pop che, a partire dal 2001, gli ha dato il successo.

«Fino ad una certa età ho fatto la musica delle persone che mi piacevano.- ha confidato prima del concerto- Quando i miei amici smisero di ascoltare hardcore e cominciarono ad ascoltare rap, mi accorsi che mi veniva decentemente perchè ho una certa facilità di parola ed in testa i ritmi sincopati del batterista. Avendo un grosso background familiare di canzoni mi venvano anche dei bei ritornelli che, però, come nel caso di “Aspettando il sole”, chiamavo altri a cantare. Finchè, per non avere il piede in due scarpe, ho deciso che era ora che facessi delle canzoni vere e proprie e me le cantassi

1 Neffa blot7248Arrivarono puntuali ed aspre le critiche dell’ambiente hip hop, ma, anche, il successo commerciale di come “La mia signorina”, a cui sono seguiti hit come “Cambierà”, “Prima di andare via”, “Lontano dal tuo sole” e “Passione”. Insieme a quelli dell’ultimo cd “Molto calmo“, pubblicato il 18 giugno, sono stati questi i pezzi che hanno costituito la scaletta del concerto di Bard in cui Neffa, davanti ad una folla di 800 spettatori,è stato accompagnato da Patrick Benifei e Davide Rossi (tastiere), Christian Lavoro e Paolo Emilio Albano (chitarre), Cesare Nolli (basso) e Paolo Muscovi (batteria).

«Lo spartiacque della mia formazione musicale è stato il film “Blues Brothers”.- ha raccontato- Lì capii che mi piaceva la musica nera, quella che ha un “groove”, cioè un coinvolgimento ritmico, e un’anima. Una volta che hai una musicalità blues puoi fare di tutto: dall’hardcore al reggae. Quando compongo un pezzo la mia massima aspirazione è che sia “groovosa”. Poi una volta esce il rap, una volta il pop o, come nell’ultimo cd, l’elettronica piena di melodia. L’importante è il rispetto verso di me e la mia creatività e verso gli altri, in modo da non dargli delle cose finte.»

Nel corso di alcune delle sue tante incarnazioni musicali Neffa ha ricordato di essere già venuto a suonare in Valle. «Credo di esserci stato coi Sangue Misto e, forse, coi Negazione. Sicuramente conosco bene i vostri Kina che mi sono sempre piaciuti molto. Coi Negazione avevamo in scaletta la loro “Questi anni”, una gran bella canzone

Si ringraziano per le foto il Forte di Bard e Luca Benedet

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