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40 gra(N)di all'ombra MUSICA

40 graNdi all’ombra (7) – Qual gran genio di BRUNO CANFORA

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1 Canfora 22Per tutti gli anni Sessanta Bruno Canfora (Milano 6 novembre 1924) è stato il signore, con baffi ed occhiali, che dirigeva, in disparte e silenzioso, l’orchestra dei più grandi show Rai: da Studio Uno a Canzonissima.

Davanti a lui, a monopolizzare l’attenzione, c’era quasi sempre una ragazzona di Cremona, Mina Anna Maria Mazzini, che, ancora diciannovenne, lo aveva strabiliato interpretando perfettamente al primo colpo un suo arrangiamento per orchestra di “A foggy day”.

Con lei, tra il 1959 ed il 1968 Canfora ha creato uno dei più straordinari sodalizi artistici della storia della musica italiana, producendo capolavori come “Due note”, “Brava”, “Sono come tu mi vuoi”, “Vorrei che fosse amore”, “Zum zum zum” , “Se c’è una cosa che mi fa impazzire”, “Mi sei scoppiato dentro al cuore all’improvviso” e “Conversazione”.

1 Mina - Canfora ario-1Ma negli stessi anni Canfora non sbagliava un colpo anche con altri interpreti: da Rita Pavone (Fortissimo, Il ballo del mattone, Il geghegè) alle gemelle Kessler (Da-da-un-pa e La notte è piccola per noi), da Rocky Roberts (Stasera mi butto) a Shirley Bassey (La Vita).

Per non parlare delle commedie musicali composte con Pietro Garinei e Sandro Giovannini : da “Viola, violino e viola d’amore” a “Angeli in Bandiera”.

E’ stato, però, con la tigre di Cremona che Canfora ha trovato l’interprete ideale, visto che l’unico difetto che le ha trovato era “che non mi ha mai dato la gioia di poterle insegnare qualcosa. Sapeva già tutto.”

1 Canfora  b.cgi«Avere incontrato Mina è stato il più bel regalo che mi potesse essere fatto.- ha confessato Canfora- Mi ha dato la possibilità di scrivere e di arrangiare come desideravo… Mina esalta quello che scrivi, lo rende fisico, reale, tangibile. Mina esemplifica perfettamente quello che tu intendevi ottenere scrivendo.»

Con lei ha portato la canzone italiana ai livelli degli adorati standards americani, amore che tra gli addetti ai lavori lo faceva considerare il musicista italiano più “americano” di tutti. Ascendenze che, abbastanza evidenti nella jazzistica “Sabato notte” e nella cameristica “Due note”, si sono, però, evolute nella personale modernizzazione ed internazionalizzazione della melodia all’italiana di capolavori come “Sono come tu mi vuoi” e “Vorrei che fosse amore”.

1 Canfora  09.08.21«“Brava” gliela feci sentire un giorno al piano. – ha ricordato- Al terzo passaggio mi disse “Uffa, ancora? Ma quante volte me la vuoi far sentire?”. Tre mesi dopo, a settembre, venne e la cantò di filato con le parole già mandate a memoria sulla musica che ricordava.»

L’ultima apparizione in televisione di Canfora risale al 1995, nel programma Rai “Papaveri e papere”. Trasferitosi vicino a Tavernelle, in Valnestore, vi ha condotto una vita riservatissima. Lì, il 6 novembre 2014, ha festeggiato, insieme a familiari e amici, i 90 anni e lì, il 5 agosto 2017, si è spento.

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1 comment

  1. che bello leggere questo ricordo di Bruno Canfora, che per ragioni anagrafiche ricordo perfettamente, così come conosco benissimo tutte le canzoni citate nell’articolo!

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