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Jazz

A rimanere senza fiato, ai 1800 metri di Chamois, sono stati gli spettatori del fantastico concerto dell’ENRICO RAVA New 4et

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1 Rava P1070298 copyAnche chi, come il trombettista Enrico Rava, è abituato a volare, artisticamente, molto alto, deve fare i conti con l’altitudine. «In particolare per chi suona uno strumento a fiato è un problema, perché il fiato finisce per mancare.- mi ha raccontato- Ricordo un concerto di una decina d’anni fa, a “Suoni delle Dolomiti”, con il sassofonista Lee Konitz che, a 2000 metri, faceva due note e poi si fermava, così che praticamente ho suonato sempre io

Per questo motivo quest’anno Rava ha rinunciato ad andare a suonare ai 2640 metri di Bogotá. Non, però, ad esibirsi ai 1800 metri di Chamois, dove, il 9 agosto, ha chiuso, nel salone dell’Hotel Maison Cly (dove, per timore del tempo, il concerto è stato spostato), una straordinaria edizione della rassegna CHAMOISic.

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1 Rava 3 83348231694738_4203362752810767093_nE’ stato un appuntamento d’eccezione con un musicista che ha scritto la storia del jazz. E non solo italiano visto che la frenetica attività all’estero ne ha fatto uno dei jazzisti più noti a livello mondiale, con una carriera costellata di “Incontri con musicisti straordinari”, come recita il titolo del libro, pubblicato nel 2010, in cui ha raccontato incontri con gente del calibro di Chet Baker, Miles Davis, Steve Lacy a Gato Barbieri.

1 Rava 2 phontoStraordinarie sono anche la curiosità, la passione ed il gusto della novità che continuano a caratterizzare il musicista torinese nonostante le settantacinque primavere. «Ho bisogno di andare avanti per divertirmi, perché sennò mi annoio.-ha confessato prima del concerto- E, in genere, è molto più facile che trovi affinità coi giovani che coi miei coetanei, molti dei quali non ci sono più o, peggio, si sono cristallizzati sull’idea di musica che suonavano da giovani.»

Non a caso a Chamois ha portato il suo New Quartet, formato, lo scorso anno, con musicisti di appena ventisei anni, come il contrabbassista Gabriele Evangelista e il batterista Enrico Morello, o trentaduenni come il chitarrista Francesco Diodati. «Teniamo conto che a 22 anni Miles (Davis:n.d.r.) ha registrato “Birth of the cool” e Chet (Baker:n.d.r.) ha formato il quartetto con Gerry Mulligan. Io non faccio il talent scout, chiamo i musicisti perché mi piacciono e, avendo una visione della musica simile alla mia, penso possano funzionare. Questi giovani sono già riconosciuti come tra i migliori in Italia. Evangelista è richiestissimo e Morello in questo momento è per me il numero uno in Italia, tant’è che giovedì ha riscosso un grande successo di critica al Festival di Marciac

1 Rava P1070129Con il quartetto, e Gianluca Petrella, Rava ha recentemente registrato un cd, “Wild Dance”, che sta per essere pubblicato dalla prestigiosa etichetta ECM, la cui tracklist ha costituito gran parte della scaletta di Chamois. Tutti pezzi originali che hanno coperto una vasta gamma di atmosfere: dalla meditativa ballad agli infuocati uptempo post-bop. «E’ la mia musica: moderna con forti radici nel passato e un occhio alle cose che stanno succedendo, e, soprattutto, vera.- ha commentato- La musica la fanno, in ogni caso, i musicisti che la suonano, anche perché, una volta che porto un tema e un giro d’accordi, lascio, poi, loro moltissima libertà perché trovino una loro via. Penso che la musica possa diventare bellissima quando chi la suona ha talmente metabolizzato i brani che eseguirli gli venga naturale come parlare.» E’ quello che hanno dimostrato di aver fatto i suoi giovani compagni di avventura. Con una nota di merito particolare per Diodati che, con la sua pedaliera piena di effetti, ha costruito delicate nuvole di suoni, creando atmosfere che si riallacciano ai dischi che Rava incise, negli anni Settanta. con il chitarrista John Abercrombie.

Il concerto è stato preceduto da un incontro di Rava con Giorgio Li Calzi, direttore artistico di CHAMOISic, ma, anche, trombettista.«Lo conosco da tanti anni.- ha commentato Rava- Mi piace molto: è un bravo musicista, intelligente ed alla tromba ha un bel suono.»

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