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Musica Lirica Valle d'Aosta

Con “The greatest sounds of Holywood” il soprano ARIANNA DONADELLI torna a cantare ad Aosta dopo la pandemia.

Il soprano aostano ARIANNA DONADELLI

Per diradare la cappa di paura che ha avvolto la società in seguito alla pandemia c’è bisogno della Musica. <E’ una terapia. A volte basta una serata di svago, armonia e bellezza che già si sta bene>. Ad affermarlo è Arianna Donadelli, bravissima soprano lirico-leggero aostano che questa terapia ha messo in atto il 12 giugno nel corso dello spettacolo “The Greatest Sounds of Hollywood”, tenutosi al Teatro Splendor nell’ambito della Saison Culturelle.

In scaletta c’erano, infatti, le più belle melodie dei grandi film dell’epoca d’oro di Hollywood che hanno fatto sognare milioni di spettatori di tutto il mondo. Lo spettacolo, ideato da Jutta Armstark, ha debuttato nell’agosto 2017 al Film Festival di Kitzbühel, in Austria, riscuotendo subito un grande consenso di pubblico. Protagonisti di quella produzione erano il tenore veronese Cosimo Panozzo ed il pianista Luca Rasca.

Il tenore COSIMO PANOZZO

La Donadelli aveva conosciuto Panozzo nel 2009, quando entrambi avevano vinto il prestigioso Premio Toti Dal Monte. <E’ nata un’amicizia.– ricorda la Donadelli- Visto, poi, che le nostre voci stavano bene insieme, abbiamo cominciato a collaborare. A cominciare dal tour con cui, dal 2009 al 2013, abbiamo portato in giro per l’Europa “La vera costanza” di Haydn: dal Teatro Real di Madrid all’opera di Liegi, e, poi, in Francia ed in Italia. Sapevo di questo suo progetto hollywoodiano, per cui quando ho saputo della Saison ho pensato potesse essere perfetto portarlo ad Aosta>. Con Arianna si è, poi, aggiunto il violinista Roberto Noferini.

LUCA RASCA e ROBERTO NOFERINI

Per loro il compositore Daniele Russo ha approntato nuovi arrangiamenti in cui il virtuosismo degli strumenti classici si è coniugato alla popolarità di melodie senza tempo ed al fascino di voci liriche d.o.c..

Accanto alle strumentali “Schindler’s List” e “Nuovo Cinema Paradiso”, si sono così potute ascoltare duetti od assoli vocali di classici della fabbrica dei sogni di Hollywood che hanno fatto la storia del cinema: da “Love story” e “Colazione da Tiffany” (Moon River) a “Mission”, “Top Hat” (Cheek to cheek) ed “Il mago di Oz” (Over the rainbow). Non sono mancati i brani di famosi musical di Broadway diventati successi cinematografici, come “West Side Story” (“Maria” e “Tonight”) e “My Fair Lady”. Il tutto cucito dalla voce dell’attore Mario Brusa ed accompagnato da proiezioni di immagini che suggerivano atmosfere e ricordi.

ARIANNA DONADELLI

Da sola la Donadelli ha interpretato due arie: “I feel pretty” da “West side story” ed “I Could Have Danced All Night”, in cui, nel film del 1964 tratto da “My Fair Lady”, Audrey Herpburn, nei panni di Eliza Doolittle, esprimeva la propria felicità dopo aver ballato con il suo insegnante Henry Higgins.

Felice era sicuramente anche Arianna: sia perché tornava ad esibirsi ad Aosta, ma, soprattutto, perché è tornata a cantare dopo la pausa dovuta alla pandemia. <Avevo una replica dell’”Elisir d’amore” alla Fenice di Venezia il 25 febbraio 2020, ma è stata annullata per la chiusura dei teatri. Questo è il mio primo concerto da allora, e anche per questo ringrazio la Valle>.

Come hai vissuto questo periodo? <Ho avuto la fortuna di viverlo in campagna, a Frosinone. E la natura mi ha permesso di tornare alle mie origini. In più avevo mia figlia Alma, che è nata nell’ ottobre 2019, e, quindi, ha fatto la maggior parte della sua vita in lockdown. Nasco come indole ottimista, poi negli ultimi anni, con il trasferimento a Frosinone, ho imparato ad accogliere ed amare le zone d’ombra, che tutti abbiamo, senza fuggirle>.

Ti ho vista particolarmente emozionata quando alla fine hai ricordato il Maestro Lorenzo Arruga. <Avrebbe compiuto 84 anni proprio il giorno del concerto. Ero particolarmente legata al Maestro, e se fosse stato ancora in vita lo avrebbe sicuramente presentato lui>.

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