«E’ un concerto importante,– aveva annunciato Giorgio Dellarole- Credo sia la prima volta che in concerto venga eseguito con la fisarmonica metà del primo libro del “Clavicembalo ben temperato”». Il fisamonicista aostano era giustamente orgoglioso del progetto “La fisarmonica ben temperata” che la sera del 10 novembre si è tenuto nella Chiesa parrocchiale di Morgex.
Protagonisti sono stati sei tra i migliori studenti di fisarmonica dell’Akademia Muzyczna im. Stanisława Moniuszki di Danzica e del Conservatorio “Boito” di Parma, dove Dellarole dal 2016 insegna. Due di questi, Mathieu Grange ed Elena Champion, erano valdostani.
Nell’ambito di un progetto Erasmus, il concerto era stato eseguito qualche settimana prima a Danzica e la sera prima (9 novembre) al Conservatorio di Parma.
L’iniziativa celebrava la ricorrenza, nel 2022, dei 300 anni dalla composizione del Primo Libro del Clavicembalo ben temperato di Bach, una delle poche opere ad essersi salvate dall’oblio in cui cadde la musica barocca durante il Classicismo ed il Romanticismo. «In realtà la traduzione più corretta dovrebbe essere Tastiera ben temperata.- ha precisato Dellarole- Alcuni preludi e fughe sono, infatti, più organistici ed altri per fortepiano o per clavicordo, che era la tastiera più diffusa all’epoca. Non tutti funzionano con la fisarmonica. A cominciare dal celebre primo Preludio. Io, in particolare, quest’anno per la Società Bachiana Italiana ho registrato il Preludio e Fuga in re minore n.6 BWV 851».
Lo stesso che a Morgex ha suonato l’enfant du pays Mathieu Grange, insieme al Preludio e fuga n.11 in Fa maggiore BWV 856. Per il resto il siciliano Giuseppe Giacalone ha suonato Preludio e fuga n.9 in Mi maggiore BWV 854 e Preludio e fuga n.5 in Re maggiore BWV 850, ed Elena Champion Preludio e fuga n.10 in Mi minore BWV 855 e Preludio e fuga n.12 in Fa minore BWV 857.
Tra i polacchi, invece, Albert Woelke ha eseguito il Preludio e fuga n.3 in Do# maggiore BWV 848 e Preludio e fuga n.15 in Sol maggiore BWV 860, Wojciech Kowal Preludio e fuga n.2 in Do minore BWV 847 e Preludio e fuga n.21 in Si bemolle maggiore BWV 866 e Jakub Stefaniak Preludio e fuga n.13 in Fa# maggiore BWV 858 e Preludio e fuga n.22 in Si bemolle minore BWV 867.
I polacchi erano accompagnati da Elżbieta Rosińska e Krzysztof Olczak, due insegnanti di fisarmonica all’Akademia di Danzica.
«Il livello del movimento fisarmonicistico polacco è altissimo.- ha spiegato Dellarole- A Danzica ci sono ben tre docenti di fisarmonica, e le strutture che hanno ce le sogniamo».
Il cinquantunenne virtuoso aostano è molto apprezzato in Polonia, dove ha suonato più volte. Come, del resto, in molti paesi: dalla Finlandia agli Stati Uniti, dalla Francia alla Russia. E’, in particolare, richiestissimo come uno dei massimi interpreti mondiali del repertorio sei-settecentesco eseguito alla fisarmonica.