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Teatro

Lo Splendor di Aosta diventa la piazza, coinvolta e divertita, di “MINE VAGANTI”

Non finisce nè in tragedia nè in commedia, “Mine vaganti” l’adattamento teatrale dell’omonimo film di Ferzan Ozpetek che martedì 15 e mercoledì 16 novembre è arrivato sul palco del teatro Splendor di Aosta per la Saison Culturelle.

Anche perché nei 12 anni trascorsi da quando uscì il film, molte cose sono cambiate nella società italiana che è sicuramente più aperta e social di come è descritta nel lavoro teatrale (che, infatti, non è più ambientato nel Salento, ma in un paesino dove un coming out ancora susciterebbe scandalo).

Oggi, molto probabilmente, papà Vincenzo Cantone (un bravissimo Francesco Pannofino) saprebbe dai social che i figli Antonio e Tommaso hanno un orientamento sessuale non propriamente allineato al suo ideale di “gran bel pezzo di manzo”.

E con un pó di sana ipocrisia (leggi politically correct) potrebbe evitare di farsi venire un mezzo coccolone per avere due figli “ricchioni”. Anche perché “comunque ci stanno disgrazie più grandi”, come lo consola la cameriera.

SIMONA MARCHINI

Un po’ a scoppio ritardato deflagra l’ultima della grande dinastia di mine vaganti, la Nonna (una intensa Simona Marchini) con un “attentato” che serve “a portare il disordine, a prendere le cose e a metterle in posti dove nessuno voleva farcele stare, a scombinare tutto, a cambiare piani”.

Dopo aver espresso solidarietà ai nipoti (“Tommaso, se uno fa sempre quello che gli chiedono gli altri non vale la pena di vivere”), decide di togliere il disturbo abboffandosi, lei diabetica, di dolci. Essendo, però, la maggiore azionista del pastificio di famiglia, nelle sue ultime volontà lo lascia ad Antonio, , in precedenza cacciato dal padre, che dovrà così rientrare in famiglia.

Non siate tristi per me quando non sentite la mia voce in casa, la vita non è mai nelle nostre stanze… moriamo, e poi torniamo… Come tutto”.

Bravissimi tutti gli altri attori (Iaia Forte, Erasmo Genzini, Carmine Recano, Roberta Astuti, Sarah Falanga, Mimma Lovoi,Francesco Maggi, Luca Pantini, Edoardo Purgatori) che hanno coinvolto nel ritmo sostenuto dello spettacolo gli spettatori dello Splendor che sono diventati parte integrante della messa in scena, interagendo con gli attori, che hanno a tratti recitato in platea come se fossero nella piazza del paese.

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