La 33^ edizione del Concerto di Natale del Coro Penne Nere, tenutasi il 16 dicembre è stata caratterizzata dalla scenografia, ideata da Marco Marzini, di una superficie riflettente che dominava il palco del Teatro Giacosa di Aosta. Da una parte richiamava uno specchio in frantumi, dall’altra era un invito a vedere l’altro sé stesso.
“Tu l’altro me”, recitava, infatti, il titolo della serata ideata e condotta con l’abituale brio da Pascal Roveyaz.
Chi ha dovuto forzatamente guardare dentro di sé è stata l’aostana Sara Collè, classe ‘91, che a partire dal 2011 ha condotto una lotta contro la leucemia. Attualmente è volontaria della sezione aostana dell’AIL – Associazione Italiana contro le Leucemie Linfomi e Mielomi cui erano destinati i fondi raccolti durante il concerto.
Sara è anche insegnante di danza del Lab- Laboratorio Arte Benessere di Arnad, per cui la lettura di alcune pagine del diario della sua malattia sono state inframmezzate dalle coreografie delle allieve dei suoi corsi di danza e delle altre insegnanti Giorgia Leoni e Sharon Berger che hanno cercato di tradurre nel linguaggio della danza la sua esperienza personale.
Il Coro diretto da un Fabrizio Engaz afono (per dare l’intonazione ha dovuto fare ricorso ad un cellulare) ha, invece, interpretato canti come “Alpini nella steppa”, “Zacen”, il classico “Pays Natal”, “Nert” (sulla tragedia del Vajont) e “La regina Tresenga” del pioniere della musica elettronica e disco Giorgio Moroder. Per finire con “Au bout de la montagne” scritta per le Penne Nere da Dolche, nell’occasione arricchita dalla coreografia delle ballerine del Lab.
L’arrivo di un nuovo corista, Rudy Riva Rivot, è stata, infine, controbilanciata dal saluto di Giulio “Giuliano” Cortese, membro fondatore del Coro nel 1958, che, alla non più tenera età di 90 anni, ha lasciato il coro.