
Sono passati 25 anni da quell’ottobre 1998 in cui il Consiglio regionale valdostano approvò la Legge n. 52 che disciplinava lo svolgimento della quarta prova scritta di francese agli esami di Stato in Valle d’Aosta. A nulla valsero proteste verbali, manifestazioni, autogestioni ed occupazioni delle scuole superiori valdostane che coinvolsero migliaia di studenti, insegnanti, famiglie, sindacalisti e politici di opposizione. Tutti contro l’introduzione di una prova che, come sostiene oggi Philippe Milleret, «pensavamo penalizzasse gli studenti valdostani rispetto a quelli del resto d’Italia». Da qui slogan come “E’ facile (per i politici) votare un esame che non si deve affrontare”, “Come si scrive Maturità in francese?” o “L’Union Valdotaine vende la Valle d’Aosta alla Francia (finalmente potremo smettere definitivamente di parlare l’italiano)”. E, ancora, “Pastoret, il gregge si ribella” (con un gioco di parole riferito all’Assessore regionale all’Istruzione).
Accanto a chi ricorda quei giorni con nostalgia ed estende le motivazioni ad una “protesta contro il regime unionista”, sui social c’è chi l’ha descritta come “una ridicola pagliacciata che tra l’altro non ha portato a nulla”. «La nostra è stata una vittoria a metà perché siamo riusciti ad ottenere la spendibilità della quarta prova di francese nei concorsi pubblici.– ribatte Milleret- Io, invece, l’ho presa come una sconfitta, per cui mi sono ritirato da scuola e mi sono diplomato a Torino, senza sostenere la prova di francese».
E’ stato proprio Philippe Milleret, che di quei giorni fu un protagonista, a pensare di riesumare quel Movimento ’98 ideando l’evento “1998 – Storia di una protesta” che si è tenuto sabato 11 novembre alla Cittadella di Aosta organizzato dall’associazione ControVento.
Si è iniziato alle 18 con l’apertura di un Expo con foto, articoli, immagini di archivio Rai ed interviste di protagonisti di quei giorni. Alle 21 è seguito un concerto.
«Ho chiamato quelli che all’epoca suonarono per noi.– ha spiegato Milleret- A cominciare da quelli che il 23 maggio 1998 si esibirono in Piazza Chanoux: Morena Avenoso coi suoi Fratelli di Maysa, Francesco-C coi SAD ed i Blues Power. Ma, anche, Davide Mancini, A.X.I.S., Alberto Visconti, Sago ed io che abbiamo suonato al Centro Anita dove si spostava la protesta. In rappresentanza dei giovani di oggi ho, poi, chiamato Martino Milliery, in arte Sonor1sta e Kërøl».
All’evento erano stati invitati a partecipare i protagonisti politici dell’epoca: dal Presidente Dino Vierin agli assessori all’Istruzione Roberto Louvin ed Ennio Pastoret. Assenti loro, erano, invece, presenti studenti che vissero quella ribellione come Monica Cerise, Arnela Pepelar, André Lucat, Mario Di Turo, Margherita Sergi ed altri. Le loro emozionate ed emozionanti testimonianze sono stati i momenti più pertinenti al tema della serata. Lo sarebbero state ancor più se l’eccessivo prolungarsi del concerto, con l’inserimento della ballerine dell’Aosta Free Moves, non avesse spinto ad un certo punto Milleret, che faceva anche da presentatore, a chiedere agli ex studenti di essere brevi.
Il grande protagonista della serata è stato proprio il cantautore di Fenis che grazie al suo carisma è riuscito a raccogliere le adesioni di tanti musicisti, che, non a caso, hanno iniziato o finito il loro intervento con la frase “Grazie Phil”.