Dopo cinque anni passati sotto la luce dei riflettori come bassista dei dARI, per il trentenne Fabio Cuffari è tempo di Rifugi Oscuri. Questo è, infatti, il nome che ha dato al suo nuovo sito (www.irifugioscuri.com), realizzato dal webdesigner Nicola Napoli, che dal 14 maggio, è, come scrive il musicista, “la vetrina dei lavori e dei progetti che riguardano le mie attività extramusicali”.
Oscurato dalle fortune musicali dei dARI, è, infatti, poco conosciuto l’altro lato artistico del bassista, che, diplomatosi all’Istituto d’Arte di Aosta nel 2001, da anni, realizza dipinti, ritratti e murales.
Alcuni di questi si possono ammirare nella sezione portfolio del sito, dove si passa dal bianco nero dei ritratti (tra cui spicca l’autobiografico “Il barbone oscuro”) agli sgargianti colori dei murales. «I primi murales– racconta- li avevo realizzati, con altri studenti dell’Istituto d’Arte, a Casa Betania nel 1999. Adesso sono diventati, quasi, un mio secondo lavoro, anche grazie ai corsi tenuti per la biblioteca di Aymavilles e, prossimamente, di Donnas. Ho avuto molti allievi giovani di talento che avevano delle cose da dire.»
E’ proprio ai giovani che è, soprattutto, rivolto il sito. Sia perché, attraverso il blog ed un futuro Forum, Fabio, il più riservato dei dARI e l’unico dei quattro a non essere presente sui social network, potrà rimanere interfacciato coi fans, ma, soprattutto, perché, vorrebbe divenisse un polo di fermento artistico e di resistenza alla «falsità ed all’effimero dell’attuale mondo artistico». «L’Arte– spiega- deve essere bisogno di comunicare e raccontare, invece è diventata business e voglia di stupire ed indignare. Ma dove c’è monetizzazione non c’è creatività, le idee ed i veri artisti si muovono nell’ombra, nei rifugi oscuri che sono i luoghi dove l’Io nascosto può esprimersi. Un mondo dove ogni cosa è possibile e di cui ognuno è re.»
Questa realtà i dARI l’hanno toccata con mano nel corso di cinque anni caratterizzati da successi e dall’affetto dei tanti fans, ma, anche, da rapporti non sempre facili con il mondo discografico. «Finchè ci siamo interfacciati solo con l’etichetta Bliss Corporation le cose sono andate avanti bene. Quando però, nel maggio 2008, abbiamo firmato un contratto con la EMI Italia, i rapporti sono cambiati e la major si è occupata di marketing e promozione disinteressandosi del lato artistico. E’ arrivato il successo di “Sottovuoto generazionale”, ma dopo la pubblicazione di “In testa”, nel 2010, tutto si è bloccato, nonostante avessimo firmato per la pubblicazione di 4 album. E, dopo, mesi di silenzio, nel dicembre 2012 ci hanno ufficialmente detto che il contratto era concluso.»
Pur essendo pronto da tempo, anche la prevista pubblicazione di un nuovo Ep con sei pezzi è slittata, anche se prima dell’estate dovrebbe uscire un singolo con relativo video.
«Adesso è il momento del rap.- conclude Fabio-E’ finita l’era delle boy band e di televisioni come MTV a cui dobbiamo parte del nostro successo. Ma noi abbiamo ancora tante cose da dire e la responsabilità verso il pubblico di portare avanti la causa di una musica giovane diversa, capace di imporsi incarnando sogni e non ripetendo standard.»
E’ un artista ed ha talento, in più campi. Ottima come idea per rimanere in contatto con i fans.
Spero che tutto possa andare per il meglio, in entrambi gli ambiti sopra citati.
Sono d’accordo con Maria Chiara! E’ davvero un’artista a 360° gradi, e noi fans siamo fieri di lui! Bravo Fabio!
Sono veramente contenta che Fabio abbia aperto questo sito, era ora che facesse vedere a tutti quanto è bravo, oltre che musicalmente, anche con carta/matite/pennelli! Grande talento.
Per quanto riguarda i dARI, beh, credo che non molleranno assolutamente così facilmente, anzi, appena riusciranno a far uscire il nuovo disco spaccheranno di nuovo di brutto, ne sono certa!
“Sottovuoto generazionale”, ma dopo la pubblicazione di “In testa”, nel 2010, tutto si è bloccato, nonostante avessimo firmato per la pubblicazione di 4 album. E, dopo, mesi di silenzio, nel dicembre 2012 ci hanno ufficialmente detto che il contratto era concluso.»
«Adesso è il momento del rap.- conclude Fabio-E’ finita l’era delle boy band e di televisioni come MTV a cui dobbiamo parte del nostro successo. Ma noi abbiamo ancora tante cose da dire e la responsabilità verso il pubblico di portare avanti la causa di una musica giovane diversa, capace di imporsi incarnando sogni e non ripetendo standard.»
STO PIANGENDO… NON TORNERANNO PIù…