Pur essendovi collegato con un filo diretto, visto che vi ha sede il Mina Fan Club, Massimiliano Pani non era mai venuto ad Aosta.
C’è voluta la registrazione della puntata della trasmissione “Natale da stimare”, andata in onda il 24 dicembre su Rai 1, perché finalmente potesse conoscere ed apprezzare la città nelle sue varie sfaccettature. «Prima o poi dovevo venire.– ha spiegato il figlio della cantante cremonese- Il lavoro fatto da Loris Biazzetti e Remo Prodoti, i responsabili del Club con cui sono in contatto continuo, è eccezionale. Tantissimi altri artisti ci invidiano la bellissima fanzine che producono qui.»
Musicista e personaggio televisivo di successo (ha da poco concluso l’ennesima partecipazione al talent show per bambini “Ti lascio una canzone” di Antonella Clerici), anche il cinquantaduenne milanese è appassionato di tutto quello che è storico, al punto che ne ha fatto oggetto di una programma di Rai 1, “Italia da stimare”, di cui la trasmissione registrata i primi di dicembre in Valle è una versione natalizia.
«Sono partito collezionando strumenti musicali e dischi, ma poi mi sono allargato. Finché mi sono detto: se piace a me, il collezionismo potrebbe anche diventare una trasmissione televisiva. Così, con il regista Andrea Rovetta, abbiamo ideato “Italia da stimare”: un viaggio che inizia e finisce con auto d’epoca con in mezzo un po’ di tutto: dall’arte all’oggettistica, dal collezionismo alla cucina.»
Dopo le otto puntate andate in onda tra maggio e luglio, Pani ha registrato le quattro puntate di “Natale da stimare” che hanno visto protagoniste, su Rai 1, Aosta (il 24 dicembre), Merano (il 25 dicembre), Palermo (il 31 dicembre) e Martinafranca (il 1° gennaio).
Ai primi di dicembre lo si è, dunque, visto girare per il “Marché Vert Noël” del Teatro Romano, al Criptoportico (dove le riprese hanno avuto come colonna sonora un’aria sacra cantata da Mina), per le vie del centro storico e al Castello Tour de Villa di Gressan.
Lo accompagnava Marco Cerbella, esperto di falsi, con un passato fuorilegge ed un presente di collaboratore, come esperto antitruffa, della Guardia di Finanza. «Io– ha precisato Max- faccio la parte emotiva che si entusiasma per gli oggetti che scopriamo, lui, invece, la parte tecnica che spiega il reale valore degli oggetti e, in qualche caso, se c’è una contraffazione.»
La musica è stata, inevitabilmente, molto presente nella trasmissione, con gli interventi delle Dames de la Ville d’Aosta, del Groupe Folklorique Traditions Valdôtaines, del chitarrista Max Arrigo (nella veste di venditore di vinili usati) e di Sandro Boniface che, al Castello Tour de Villa, ha illustrato la sua collezione di strumenti antichi. «Abbiamo anche suonato insieme.- ha concluso Massimiliano- E’ uno dei tanti italiani che hanno la passione di conservare oggetti che, se non fosse per loro, scomparirebbero, visto che i musei conservano solo sculture e pitture.»
Pani ha, naturalmente, incontrato anche Biazzetti e Prodoti, scambiando con loro qualche anticipazione sul futuro prossimo di Mina. «Stiamo lavorando ad un disco doppio di canzoni: in parte edite, rivisitate, ed in parte inedite. Abbiamo messo da parte molte canzoni belle, perché uno dei vantaggi della crisi che ha messo in ginocchio la discografia è che sono sempre più quelli che, rendendosi conto che una loro interpretazione non avrebbe seguito, preferiscono dare i pezzi a Mina perché li valorizzi. Sono, così, arrivati pezzi bellissimi: sia di autori importanti che di sconosciuti che col pezzo forte prima si sarebbero fatti il disco da soli. E, poi, c’è l’ipotesi di fare un cd con Celentano.»