Non vuole essere un bilancio esaustivo di quanto di culturale è successo in Valle d’Aosta nel 2017. Piuttosto una mia “Saison delle emozioni” fatta per ringraziare alcuni operatori culturali valdostani che lo scorso anno ci hanno messo il sacro fuoco della passione, buttando spesso il cuore al di là delle ristrettezze di bilancio. Valdostani, d’origine o acquisiti, che nel 2017 si sono sbattuti, aguzzando l’ingegno e cercando di imboccare strade poco battute, e, per questo, non fruendo spesso della grancassa mediatica e di aiuti pubblici.
InARTtendu– In quella via Martinet che i commercianti della zona hanno, tempo fa, proposto come la via dell’Arte aostana, i grafici aostani Luciano Seghesio e Daniela Grivon hanno aperto, il 24 febbraio, lo smart gallery store InARTtendu. Nato per promuovere la cultura dell’illustrazione a tutto tondo, si è progressivamente aperto ad una serie di altri artisti/artigiani giovani e atipici, diventando una vetrina che cerca di far conoscere le nuove tendenze, ma, soprattutto, mettere in relazione i creativi e creare arte.
BISTROT RAMET di CHALLAND SAINT-VICTOR– Aperto nel 2002, il bistrot di Frazione Ville 226 ha quest’anno intensificato la programmazione musicale grazie alla sensibilità di Manuela Moussanet che lo gestisce insieme alla madre Anna Maria
LE EDIZIONI END- Con iniziative come “Leggere in vetta. Piccoli editori itineranti”, per tutta l’estate Viviana Rosi, Francesca Schiavon ed i loro collaboratori hanno portato i libri di piccoli editori in montagna, nelle località dove non esistono librerie e dove non sempre è presente una biblioteca.
GLI HAPPENING LETTERARI DI (WONDER)ROMAINE PERNETTAZ- Sono le festose presentazioni che da qualche mese Romaine Pernettaz organizza nella libreria Brivio di Piazza Chanoux. Ci sono passati scrittori valdostani affermatisi a livello nazionale come Chiara Marchelli, ma, anche big come Alice Basso, Lorenza Gentile e Simona Lo Iacono.
NUNZIO ZURZOLO– Trentanovenne aostano di origine calabrese, tornato recentemente in Valle dopo aver vissuto in Inghilterra e Germania. È grazie ai suoi contatti che sono arrivati alla Cittadella di Aosta rapper come il neozelandese Raiza Biza ed il reggiano Murubutu che hanno animato autentiche feste, mischiandosi con artisti locali.
MUSIC DOES- E’ dal 2009 che i temerari dell’associazione MusicDoes (Alessandro Longo, Alessandro Mocellin e Michael Subet) cercano, disinteressatamente, di promuovere “tutta quell’Arte (non solo musica) che nasce nei garages e nelle cantine e non trova spazi in cui essere ascoltata.” Lo hanno fatto organizzando selezioni dell’Arezzo Wave Festival, vari concerti, ben 5 edizioni del Music Does Festival e la MusicDoes Compilation pubblicata nel 2017.
DUE42- Fuori dagli studi, fuori dagli schemi. E’ il motto che da tre anni caratterizza le fotografie di Corrado Frola ed Anna Alciati, ovvero la premiata ditta Due42. In Valle le loro foto “diverse” hanno conquistato sempre più estimatori per la capacità di ribaltare il punto di vista sulle cose di tutte i giorni. Nel 2017 hanno pubblicato, a proprie spese, due bei libri fotografici: “Marsiglia-Marseille” e “Ab normal”.
LE S-OMO SERVADZO- Dall’11 al 21 agosto, per il secondo anno, è tornata questa esposizione di opere del “sarto di legni esausti” Bobo Pernettaz, del musicista e scultore Cesare Marguerettaz e del giornalista e scrittore Enrico Chicco Martinet. La sede è sempre quella, “selvaggia” anch’essa, del Bobolab di Via Voison 9, che il l’11 e 18 agosto ha ospitato due “venerdì servadzi” con personaggi come il giornalista-trailer de La Stampa Giorgio Macchiavello, lo storico Marco Cuaz, il musicista ed attore Jean Paul Dal Monte ed il cantautore Roberto Contardo.
QU.bì Teatro- Sono giovani, entusiasti e pieni di idee e talento. Sono anche delle «teste toste», quanto basta (non a caso la compagnia si chiama Qu.bì) per tentare, dal 2012, in Valle l’avventura del «teatro un pò sperimentale, fondamentalmente contemporaneo, che si prende gioco delle nevrosi di tutti. Anche delle nostre.» Sempre con pièce inedite, scritte e dirette dal loro leader Gilles Cheney ma con importanti contributi dell’aiuto regista Tiziana Valore e degli attori Chiara Armand, Vanessa D’Agostino, Loredana Iannizzi, Silvio Pepino ed Elvis Pernet
STY ed il suo BLACK CIRCUS- Col loro folle estro hanno animato la notte di Halloween nel GArden, il nuovo spazio di animazione di Gin Antonic, nell’aostana Via Aubert.
CRISTINA ARRUGA ed il CASTELLO TOUR DE VILLA– Faro culturale che va ben oltre i confini regionali, ha ospitato, tra le altre cose, la diciasettesima, ed ultima, edizione della rassegna di grafica umoristica “ò visto un re…” con la prtecipazione di Vauro Senesi e Bruno Bozzetto.
ECOLE DU ROCK- E’ la scuola informale di musica, nata nel 2012 da un progetto della Cooperativa Noi&gliAltri di Aosta, che cerca di favorire l’aggregazione giovanile attraverso la formazione di rock band. Ha tra gli insegnanti Alessandro Longo, Christian Curcio e, soprattutto, quella “forza della natura” di Max Arrigo.
HERMAN BUCHAN- Sono esattamente venti anni che il londinese Herman Buchan vive a Champoluc, dove ha portato la sua voglia di nuovo e di musica. Sono, così, nate iniziative come Monterosa Musique e Jazz (e non solo) in giardino che è giunta alla sua settima edizione.
PAOLO CALCIDESE e DAVIDE CENADELLI – Fanno parte del gruppo di astrofisici all’Osservatorio Astronomico di Saint-Barthelemy che nel 2017 si sono messi in evidenza per importanti scoperte. In più i due hanno pubblicato, a proprie spese, “Gateway to the sky“, libro di astrofotografia digitale ad alta definizione, con ampi testi divulgativi.
GIULIA MASCHIO– Prosegue la sua opera di divulgazione della cultura indiana nel Centro Devanagari aperto quest’anno in Via Festaz 52. Tra le iniziative il laboratorio di canto Khayal e flauto bansuri, svoltosi i primi di novembre, e quello di danza Kuchipudi tenuto da Chitrangee Murugan Uppamah.
T*Danse- Danse et Technologie- Apertura, condivisione, partecipazione, scambio, superamento delle barriere. Su concetti a cui i valdostani sono poco avezzi si è basato il programma del “T*Danse-Danse et Technologie”, il festival di nuova danza che, dall’11 al 15 ottobre, ha festeggiato alla Cittadella di Aosta la sua seconda edizione. Se a ciò aggiungiamo idee e nuovi linguaggi e tecnologie, si può parlare di propositi rivoluzionari per la Valle, che, in ogni caso, la manifestazione, promossa dalla compagnia valdostana TiDA con la direzione artistica di Francesca Fini e Marco Chenevier, ha in gran parte mantenuto. (continua)