Per “disegnare l’Aosta del futuro” bisogna liberarsi dai disegni, calcoli, interessi e giochi di potere che hanno per troppo tempo bloccato lo sviluppo di una città e di una regione. Lo ha confermato Hackathon, la prima maratona di idee organizzata dall’Associazione Future Cam il 17 marzo alla Cittadella di Aosta, dove si è respirata un’improvvisa libertà che ha consentito lo scatenarsi di energie creative per troppi anni castrate dalle forche caudine di consulenti, comitati d’affare e consulte regionali o comunali.
Alessandro Cavaliere, presidente di un’associazione che conta su una ventina di membri, era stato, d’altronde, chiaro: «Questo Hackathon è un appuntamento che metterà al centro le idee prima delle risorse economiche, sempre più scarse, che non possono che essere a favore della comunità. Perché, come ha detto, Francesco Novara: “ogni persona è un progetto di libertà se capace di trasformare l’idea di potere nel potere delle idee”».
Dopo che, il pomeriggio del 16 marzo, una Cittadella gremita ha assistito al racconto delle esperienze di sei personalità (amministratori, imprenditori, dirigenti, architetti ed urbanisti) che hanno saputo innovare nella loro realtà, sabato 17 120 partecipanti, suddivisi in venti squadre, hanno lavorato fino alle 20 per “disegnare l’Aosta del futuro”. Immaginare, cioè, un progetto, realizzabile, che possa contribuire a innovare la città e ad accrescere la qualità di vita dei suoi cittadini, seguendo cinque aree tematiche: arti e trasformazione, educazione e integrazione, ambiente, turismo e imprenditoria.A vincere il primo premio (5000 euro messi in palio dalla BCC) è stato il progetto di trasformare l’attuale Salle de Gymnastique di Piazza della Repubblica in un piccolo teatro per le compagnie cittadine proposto dal Team Building, composto da Stefania Tagliaferri, Francesca Zanin, Carolina Zimara, Verdiana Vono, Michele Ricupero e Valentina Nota.
Il secondo premio (4.000 euro messi in palio dall’Ordine degli Ingegneri) è andato al team CO4A per il progetto Wow, che ha proposto una innovativa rivalorizzazione della parete grigia di fronte alla Porta Praetoria. Guidato da Riccardo Mantelli, comprendeva Fortunato Diano, Giuliana Lombardi e Michele Raso.
Il terzo premio (spazi, servizi e consulenza per 12 mesi della Pepinière d’entreprises e della Fondazione Brodolini) è andato al team PolitAO, che ha riprogettato l’area dello stadio Puchoz. Ne facevano parte Matteo Crepaldi, Victor Cusnirus, Alberto Domini. Alberto Duc, Maria Fejr e Francesca Gagliano.
All’ultimo momento è stato aggiunto un premio per la squadra più giovane in competizione che ha visto la società Touchware premiare con 500 euro una squadra di sedicenni del terzo anno Liceo Classico (Davide Croatto, Eleonora Pariset, Arianna e Vittoria Charrère) che ha proposto PlayAo, un gioco, allo stesso tempo virtuale e reale per far scoprire i monumenti di Aosta con alcuni percorsi guidati.
«Una gioia vedere QUESTA Aosta!- ha commentato Riccardo Taraglio, uno che di organizzazione di grandi eventi se ne intende- Quanta energia creativa in azione, quanta partecipazione. Esempio luminoso di democrazia dove il cittadino si sente protagonista quando si crea lo spazio per viverlo concretamente. La prima cosa che ho pensato entrando in sala? Sembra di essere in California, San Francisco, dove energie creative potenti si muovono libere!»