Dieci anni fa, nel 2009, Alex Elia si diplomava con il massimo dei voti in tromba e partecipava al Concorso internazionale per tromba e trombone di Aymavilles. Sono state le prime tappe di una carriera densa di soddisfazioni che attualmente vede il ventinovenne musicista di Chambave prima tromba dell’Orchestra Filarmonica di Rotterdam. La sera del 14 maggio è tornato in Valle per esibirsi al Teatro Splendor di Aosta, per la Saison Culturelle, con l’Orchestre du Conservatoire de la Vallée d’Aoste diretta da Stéphanie Praduroux.
Il trobettista ha aperto il concerto mostrando padronanza tecnica e varietà espressiva nella Suite bergamasque di Claude Debussy nell’orchestrazione per tromba e archi curata dal suo primo Maestro Davide Sanson. Qualità confermate nel successivo Concerto per tromba ed orchestra d’archi che Robert Planel dedicò a Maurice Andrè. «Abbiamo studiato un programma per tromba che non fosse il solito.- ha sottolineato la Praduroux- Il concerto che Planel è del 1966, mentre la “Suite bergamasque” fu scritta da Debussy per pianoforte, ma ne esiste anche una versione per pianoforte e tromba che Sanson ha orchestrato.»
Il gusto settecentesco inserisce il brano di Debussy in un filone di recupero del passato che caratterizza anche la conclusiva “Danzon n. 2”, altro brano eseguito dall’orchestra, in cui il compositore messicano Arturo Marquez si ispirò ad uno stile di danza tradizionale cubano diffuso nello stato messicano di Veracruz. Brano trascinante, diventato uno dei cavalli di battaglia dell’Orchestra giovanile Simon Bolivar diretta da Gustavo Dudamel.
La danza, fil rouge del concerto, ha caratterizzato altri brani orchestrali eseguiti: dalla rapsodia “España” di Emmanuel Chabrier al balletto “Estancia” in cui, su richiesta di un impresario americano, nel 1943 il compositore argentino Alberto Ginastera aveva descritto a vita dei gauchos nella pampa ispirandosi al poema epico “Martin Fierro” di José Hernàndez.
Pezzi in cui ha avuto modo di risaltare il suono dell’orchestra diretta dalla trentaquattrenne Stéphanie Praduroux, docente di Esercitazioni orchestrali, che è una delle espressioni migliori del Conservatoire. Nata nell’intento di promuovere la formazione degli allievi più meritevoli, è organizzata in forma laboratoriale e vi collaborano allievi, ex allievi, docenti e professionisti esterni di chiara fama.
