Fino all’8 dicembre al Caffè Deorsola di Aosta è in corso la mostra “L’arte ai tempi del green pass” del valdostano Michele Turco. L’artista vi espone una dozzina di quadri, di cui 6 di grandi dimensioni (100 x 150 cm), e sette sculture di media e piccola dimensione. Turco vi prosegue una ricerca iniziata nel 2016, che quest’estate ha caratterizzato la mostra “Universi paralleli” alla Chiesa di San Lorenzo che ha avuto 11.000 visitatori.
Da una parte, quindi, si ispira, soprattutto nelle sculture in legno avvolte in fogli di quotidiani, ad alcuni aspetti della quotidianità descritta dai giornali, con opere come “Corre la notizia” e “Orientamento dell’informazione” (con due personaggi che corrono in direzioni opposte).
Dall’altra usa l’inquietante presenza di figure umane che corrono come metafora della condizione dell’uomo nella società contemporanea. Tutto è, infatti, impostato sulla frenetica corsa: dai mezzi di comunicazione a quelli di locomozione. Per non parlare dell’escalation produttiva che ossessiona l’economia. Una condizione che nei quadri ad olio esprime con omini/formichine in fuga persi nella maestosità della natura che li circonda, rappresentata dalle grandi superfici monocrome di cieli che, associando la tecnica impressionista al dripping con quella di ispirazione impressionista, cercano di creare delle armonie attraverso i vari ritmi cromatici mettendo in luce la realtà. L’unica alternativa possibile è fermarsi. Per tornare alla cultura, come uno dei due “Innamorati” che legge. E, soprattutto, pensare, come l’uomo seduto de “Il mondo in pausa”.