“Ci troviamo di fronte alla guerra musicale più artistica della storia. Ci troviamo di fronte alla Guerra tra Regioni”.
Con questo slogan il ventitreenne chitarrista veneto Lorenzo Crocco ha lanciato un concorso tra squadre regionali di giovani musicisti, conclusosi il 14 febbraio on la pubblicazione dei video realizzati dalle 20 squadre sul canale YouTube dell’iniziativa (https://www.youtube.com/channel/UCUH8rm9NetSbz42ihLa48AA).
Per il caricamento on line scaglionato il 15 febbraio è toccato al video della squadra valdostana capitanata dal ventiseienne pianista aostano Fosco Zambon. «Lorenzo mi ha contattato attraverso Facebook alla fine dell’estate 2021.- racconta- Mi ha detto che si era tirato giù una lista di nomi valdostani, ed io, che sono stato uno dei primi interpellati, ho subito accettato. A questo punto ho scelto gli altri membri della squadra per affinità elettive e generazionali».
Si tratta del batterista Alessio Pressendo, del chitarrista Pierre Baudin e del bassista Mattia Felgar Tavella.
Tutti ventiduenni, che con Fosco condividono il gusto per musiche di nicchia che si riflette nel brano composto per il concorso, “Until we fade” (finché ci dissoviamo). «C’è un po’ di musica sperimentale, un po’ di musica da film ed un po’ di jazz.– spiega Fosco- Ci piacciono gli accordi complicati, le ritmiche con sincopi impreviste e cose di questo genere».
In base al regolamento il brano doveva essere inedito, avere una durata minima di 2 minuti e mezzo e massima di 5 minuti e seguire un tema quanto mai attuale: “Caduta e rinascita”. Non c’erano limitazioni di genere, ma doveva essere obbligatoriamente uno strumentale, senza, cioè, un testo. Con la voce erano consentiti al massimo cori, vocalizzi e beat-box.
«Ho cercato, così, di avvicinare i giovani alla musica strumentale.– ha spiegato Crocco- Anche perché mi sembra sia un genere che in Italia si stia perdendo. Invece, se bravo, il musicista è in grado di trasmettere all’ascoltatore emozioni. Più in generale il progetto di “Guerra tra Regioni” vorrebbe trasmettere a questi giovani artisti il coraggio di farsi avanti senza paura di sperimentare».
Ogni band ha inoltre dovuto realizzare un video, che, in base ai likes su YouTube, determinerà una classifica. L’esito sarà, in ogni caso, integrato dal giudizio di una giuria di esperti formata dal batterista Phil Mer, dal bassista Alex Lofoco e dal chitarrista Enrico Santacatterina.
«Il nostro video– continua Zambon- è stato realizzato da Filippo Maria Pontiggia, che, oltre che giovane, è anche un nostro amico. L’abbiamo girato in alcune tra le più belle location della Valle d’Aosta, come i Castelli di Fenis e Villeneuve, in modo di valorizzare il territorio». Zambon aveva già suonato con Alessio Pressendo nel giugno 2019 in un concerto tributo al pianista e compositore torinese Ludovico Einaudi, considerato un pioniere del minimalismo italiano. Genere cui è stato spesso avvicinato anche a Zambon, anche se lui lo nega, affermando che «è una categoria nella quale vengo inserito in modo piuttosto improprio».
In quell’occasione sulle note di “Elegy for the Artic” danzò Natalia Crema, che con Zambon, nel 2017, ha formato (come cantante) i Water in Us, un originale duo di pop ambient. Nel febbraio 2019 hanno pubblicato l’Ep “Answer” che in brani come “Picture” evidenziava, inevitabilmente, l’influenza minimalista di Einaudi.