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Cantautori Musiche del mondo

La sciamana ZAZ ha aperto a Saint-Vincent l’ORGANIQUE TOUR 2023.

Sul palco del Palais Saint-Vincent, la sera dell’11 marzo, ha voluto fossero rappresentati i quattro elementi naturali. Da grande sciamana ha provveduto, poi, lei, Isabelle Geffroy, in arte Zaz, a farli interagire col pubblico accorso allo spettacolo clou della Saison Culturelle 2022-2023. E la coesione, le vibrazioni ed il calore che ne sono venuti fuori ne hanno decretato il trionfo.

«Ho voluto onorare i quattro elementi: aria, terra, acqua, fuoco.- ha detto in italiano sul palco- Quando è troppo buio accendo le candele per ricordarmi che dentro di me ho la stessa scintilla. Ho voglia di simboli perché hanno un che di invisibile nel visibile».

L’aveva, del resto, annunciato nell’affettuosa intervista raccolta con Antonella Berlier: «Ogni paese ha un modo diverso di vivere la Musica. Fuori dalla Francia il pubblico non sempre capisce quello che dico, ma, in compenso, percepisce meglio, con un istinto quasi animale, le emozioni che trasmetto con la musica. Anche a Saint-Vincent mi farò, quindi, scrivere un testo per parlare un pò italiano, perché nella lingua ci sono le radici del paese che aprono porte che permettono di connettersi alla gente del posto».

In italiano ha accennato anche “Via con me” di Paolo Conte, legandolo alla sua “Les passants“.

Le porte per Zaz erano, comunque, più che spalancate, grazie ad una popolarità, che anche in Valle d’Aosta sconfina con la fede, iniziata nel 2010 con la pubblicazione del singolo “Je veux” e dell’album “Zaz”. Sono seguiti 5 milioni di album venduti e tour in tutto il mondo.

Dalla Valle d’Aosta è partito il suo Organique Tour 2023 che toccherà Spagna, Cile, Brasile, Argentina, Perù, Messico,Germania, Lettonia, Estonia, Lituania, Moldavia, Romania, Turchia, Kazhakistan, Repubblica Ceca, per concludersi ad ottobre in Canada.

«Ho già fatto concerti in Italia, ma non conoscevo la Valle d’Aosta. Mi sono, comunque, informata e mi è sembrata molto carina. Sono, quindi, stata entusiasta di venire. E anche emozionata, visto che non faccio concerti da quattro mesi».

Zaz ama la montagna e lo sci, ma non sono state le montagne ad ispirarle “Tout Là-haut”, una delle canzoni più belle dell’ultimo album “Isa”, pubblicato nell’ottobre 2021. «Ho immaginato di allontanarmi il più possibile dalla Terra perché guardandola dall’alto si capisce come le cose che ci sembrano insormontabili ed impossibili da risolvere in realtà non lo siano. Come canto “si on s’en allait tout là haut, si on prenait de la hauteur, tu verrais que le monde est beau (se andassimo fin lassù, se ci alzassimo, vedresti che il mondo è bello)”».

Bello anche il messaggio di “Imagine”, il primo singolo estratto da “Isa”, nel quale canta di un possibile cambiamento che “dovremo scrivere con l’inchiostro delle nostre scelte”. «La pigrizia ci spinge a rimanere nella nostra comfort zone, che, spesso, ci impedisce di realizzare ciò che vorremmo.- ha precisato-Lo confermano situazioni terribili, come la pandemia o la guerra, in cui la gente è obbligata a cambiare in quanto il cuore si apre tirando fuori il nostro lato migliore. Perché quando siamo di fronte alla morte siamo di fronte anche alla vita. Al diavolo, quindi, la routine. Un altro mondo è possibile, bisogna solo avere la follia di credere nel cambiamento, facendo sì che sia ciò che immaginiamo a forgiare le nostre abitudini».

Il titolo del Tour iniziato a Saint-Vincent, “Organique”, riflette il desiderio di Zaz di tornare ad una dimensione più essenziale dei concerti. «Con tutti gli effetti visuali attualmente in voga si finisce per perdere l’essenza musicale dei concerti. Per cui, dopo la pausa della pandemia, ho voluto che la Musica ritornasse al centro di tutto. Anche per una questione ecologica, in modo da evitare il dispendio energetico che gli effetti speciali richiedono».

E grande Musica è stata. Anche grazie alla bravissima band che l’ha assecondata, formata da David Hadjadj alle tastiere, Nenad Gajin alla chitarra e voce, Guillaume Juhel alla chitarra, Swaeli Mbappé al basso e Jonathan Grandcamp alla batteria.

Dopo aver mischiato brani dell’ultimo album a grandi successi come “On ira”, “Éblouie par la nuit” e “Que vendra”, ha concluso il concerto con il primo hit “Je veux” . “Voglio l’amore, la gioia, il buon umore. Non è il vostro denaro che mi darà la felicità… Scopriamo insieme la mia libertà, dimenticate dunque tutti i vostri clichés, benvenuti nella mia realtà”.

Grazie ad Antonella Berlier per l’aiuto nell’intervista.

Marc Antoine Frizzarin dimostra il suo entusiasmo per Zaz

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