E’ una settimana particolare per il ventunenne tenore ucraino Mykyta Ischenko. Ieri sera, 4 maggio, è stato protagonista del quarto appuntamento dei “Les Jeudis du Conservatoire”, esibendosi con il soprano Christel Marcoz e la pianista Erica Pompignan all’Auditorium della Torre dei Balivi di Aosta.
Stamattina era, invece, al Teatro Splendor di Aosta per un “Omaggio al coraggio dell’Ucraina”, organizzato dall’amministrazione regionale, che ha visto la partecipazione di Yaroslav Melnyk, ambasciatore d’Ucraina in Italia. Con Mykyta si sono esibiti il violista Illia Lanevic e la violinista Anna Marchuk, che sono gli altri due giovani musicisti ucraini che, come Mykyta, studiano al Conservatoire di Aosta.
«Sono ad Aosta da un anno.- racconta- Quando è iniziata la guerra anche il Conservatorio di Kiev ha dovuto interrompere le lezioni. Così ho mandato richieste ai Conservatori ed alle Accademie dell’Unione Europea che offrivano posti per studiare. Il primo a rispondere è stato il Conservatoire di Aosta. Ho pensato fosse fantastico venire in Italia dove l’Opera è nata. Nel giugno scorso ho finito il Triennio a Kiev, e poi ho iniziato il Biennio qui con Marco Ricagno. Adesso la legge che permetteva agli studenti di uscire dall’Ucraina per studiare è stata cancellata, per cui non posso tornare. Ho nostalgia della mia famiglia, ma anche la certezza che vinceremo. Anche perchè non abbiamo alternativa: o vinciamo o non ci sarà più l’Ucraina».
Il titolo della serata di ieri sera è “Parlami d’amore”, ispirato alla canzone “Parlami d’amore Mariù” che Mykyta ha interpretato insieme a due romanze di Tosti (“A vucchella” e “Non t’amo più”). Christel Marcoz ha, invece, cantato “Quando men vo’” da “La Boheme” di Puccini, “La chanson d’Olympia” da “I racconti di Hoffmann” di Offenbach e la classica “I te vurria vasà”. Inseme i due hanno cantato le celebri “Tu che m’hai preso il cuor” e “Tace il labbro” di Lehar e la finale “Libiamo ne’ lieti calici” da “La Traviata” di Verdi. Oltre che ad una bella vocalità, i due cantanti hanno evidenziato buone doti sceniche affinate con Ricagno.