Francesco Cieri, in arte Francesco-C è tornato. Sono, infatti, in rampa di lancio una nuova canzone, “Il cielo oggi”, e il relativo video girato da Alessandro Stevanon. Si tratta di una notizia importante perché da tre anni si erano perse le tracce di questo trentasettenne cantautore, capostipite indiscusso del pop valdostano del terzo millennio (lo stesso Dario Pirovano ammette di aver deciso di far musica dopo aver ascoltato il suo “Flan”).
«Avevo smarrito la mia identità musicale, al punto che avevo deciso di smettere.- confessa Francesco- Una situazione che, inconsciamente, avevo già descritto in una canzone del 2005 in cui cantavo: “spreko il mio tempo skrivo canzoni…ma da un po’ mi sembra ke qui sia da buttare”. In questi anni mi sono guardato molto dentro: un’esperienza dolorosa che, però, ha portato ad un’evoluzione umana. Ci sono, poi, voluti due anni per riallineare a questa il discorso artistico.» Quello che ne è venuto è un Francesco “tutto nuovo” che con “Il cielo oggi” stupirà non poco i suoi fans. Sia per il testo, introspettivo, che per il sound, minimale e onirico, messo a punto con il produttore ed arrangiatore Federico Malandrino.
«Ero bravissimo a esprimere il malessere generazionale, per cui i ragazzi si riconoscevano nelle mie canzoni.– continua- Dopo aver attraversato il “fuoco di redenzione”, ho, però, capito che bisogna distogliere lo sguardo dalla superficie delle cose per alzarlo, metaforicamente, verso il cielo. Le parole che mi esprimono attualmente sono entusiasmo e, soprattutto, amore.»
Amore che si respira dappertutto nella sua casa aostana (disseminata, com’è, di post-it del tipo “non essere poeta senza amore”) e nelle foto del torinese Sinyus che accompagnano il nuovo progetto. «Amo l’amore, non inteso specificatamente verso una persona. Ho ripreso a dipingere, e anche lì con l’intenzione dell’amore. Perché, se si ha un sentimento ben preciso, l’opera si impregna di esso.» La musica è, infatti, solo un aspetto della sfaccettata personalità di Francesco Cieri, che, oltre a fare musica e dipingere, lavora come rilevatore dei prezzi nei supermercati e fa il deejay. «Sono tutte cose che mi costringono a stare in mezzo a tanta gente- chiosa- per cui era inevitabile che sviluppassi un discorso introspettivo.» Al progetto corrisponde anche una nuova filosofia di diffusione della musica, che non passerà necessariamente attraverso i canali e le forme tradizionali di distribuzione. «Sono un grande fan dei 45 giri. E dei Beatles, che stavano dietro ad ogni singolo pezzo come se fosse l’ultimo.- conclude- Sto registrando altri pezzi brevi che lancerò singolarmente o con un mini cd senza pezzi riempitivi. Come ai tempi di “Flan”.»
heylà … finora ho avuto la possibilità d ascoltare la precedente produzione d Francesco solo in parte, e purtroppo non conosco l’album FLAN d cui xò ho sentito molto parlare. il mood ke accompagna questo “ritorno” (in realtà F. non se n’era mai andato dalle orekkie d ki ha qualke suo album “in circolo”, come ad esempio è capitato a me dal 2008, dopo averlo conosciuto x via d un’intervista ai DARI su XL d Repubblica) m interessa.
da come è stato presentato nel tuo articolo -dato ke finora non ho visionato le foto fatte da Sinyus né il “cuore” del nuovo materiale, cioè quello da ascoltare- sono contenta, curiosa e molto … sì, stordita. x collegamento m viene in mente ke l’amore forse s può immaginare come qualcosa ke -da dentro d noi- mettiamo sul mondo e dentro al mondo xké cambi. cambi e diventi + simile a come lo vogliamo o comunque xké si muova e cambi. ma, come tutto, l’amore ha il suo opposto: il non-amore, ke è la cosa a cui sta spesso vicino. x me il non-amore è lo stallo, è né rabbia né gioia. è sentire tutto ma non volere niente.
credo ke ognuno abbia un’interpretazione personale, secondo la sua storia e sensibilità, con cui riempire questo stato del NON.
leggendo la frase “Avevo smarrito la mia identità musicale, al punto che avevo deciso di smettere” e, in generale, la sensazione -riferita al passato- ke cercare d dare forma alla propria espressività sia tempo perso, ho pensato ke probabilmente questa sensazione riassume, empaticamente, lo stato d molti.
xdersi: il senso d inutilità-Nothingness prevale al punto da farci dubitare della validità d ciò ke facciamo, d ciò ke sappiamo dire, d ciò ke vogliamo. spero d potere presto ascoltare il Nuovo ke Francesco è riuscito a portare in kiaro davanti ai propri okki al punto tale da “materializzarlo” in nuove canzoni. ke il punto d “smarrimento” comporti poi la conquista d un + intenso mondo espressivo è esattamente la bella notizia ke molti d noi sognano ogni mattina al proprio risveglio, o x cui pregano ogni notte. è esattamente quella cosa ke gli Aerosmith hanno kiamato “Amazing”
Bisogna perdersi per trovarsi.
Ho sentito la nuova canzone e mi è molto piaciuta, conoscendoti piacerà anche a te, anche perchè essenzializza molte delle cose che hai scritto sull’amore.
Grazie, come sempre, Eleonora
a presto
e.