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Arte DONNE

“Cominciamo da Elena”, il primo tassello del Memoriale delle vittime di femminicidio di Patrizia NUVOLARI

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Sparita il 24 gennaio 2014 dalla sua casa di Costigliole d’Asti, i resti del corpo di Elena Ceste sono stati ritrovati a ottobre in un canale di scolo poco distante.

ceste elenaI dubbi sull’alibi del marito Michele hanno fatto affiorare una storia di violenza consumata entro le pareti domestiche, portando al suo arresto ed alla condanna a 30 anni di carcere.

«Ogni tre giorni una donna viene uccisa dal marito o compagno.– afferma Patrizia NuvolariUna strage assurda di cui è colpevole una cultura basata sul dominio ed il possesso. Diventa allora doveroso che, anche alle vittime di questa “guerra intima”, sia dedicato un luogo alla Memoria.»

Frutto di questa riflessione è l’installazione “Cominciamo da Elena” che, in occasione della Festa delle Donne, la Nuvolari inaugurerà oggi (8 marzo), alle 17.30, nella Cappella di San Grato di Via De Tillier, ad Aosta.NUVOLARI nt-1.jpegAll’interno di una scatola di colore blu cobalto, progettata da Claudio Bitetti e realizzata da Matrix Visual, ha collocato l’immagine in bianco e nero di una Elena Ceste bambina sorridente. Accanto a questo passato, che assume il significato di una dolorosa profezia, c’è, nell’allestimento, il presente di Elena indicato dal suo nome stampato sull’immagine insieme all’età e alle cause della morte. Mancherà il futuro che le è stato rubato, solo perché donna, da una forma d’amore malato.

Promossa dagli Assessorati regionale e comunale alla Cultura, l’installazione, che la Nuvolari spera diventi itinerante in tutta Italia, è il primo passo verso la creazione di un Memoriale dedicato alle vittime di femminicidio che raccolga i ritratti fotografici da bambine delle donne il cui destino è stato segnato dalla violenza. «Conoscendone il tragico destino tradito da un falso amore, il pubblico rimarrà colpito da quei visi ignari di bambine.- conclude l’artista- Basterà questo per fare male e indurre a pensare e a chiedere giustizia per le vittime e i loro orfani.»17190751_10210766100940910_8052238144287249516_n17191009_10210766140221892_8418571834860536113_n

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