Si svolge ad Aosta, ma il festival “T*Danse-Danse et Technologie” potrebbe benissimo tenersi a Parigi, New York, Londra o qualsiasi altra metropoli in cui convergono, mischiandosi, le ultime tendenze culturali. E’, infatti, un’aria cosmopolita che, dal 14 al 21 ottobre, si è respirata alla Cittadella di Aosta dove si è svolta la terza edizione di un festival che vuole “promuovere e diffondere la danza contemporanea nel territorio delle Alpi Occidentali attraverso nuovi sguardi sulla scena contemporanea europea ed una sempre viva attenzione all’interazione con le nuove tecnologie applicate all’arte”.

«La parola d’ordine di T*danse 18 è “Laissez-moi danser!”.- ha affermato Marco Chenevier, direttore artistico con Francesca Fini– Questa edizione vuol essere un inno alla libertà, alla voglia fare festa assieme, restituendo alla cultura la nozione, fondamentale, di festa. Una festa per tutti, inclusiva, partecipata e trasversale.» E’ stata questa l’aria che si è respirata dalle iniziali performance urbane a cura dei D.Street allo spettacolo finale “Melting Pot” di Marco Torrice in cui, dissolte le barriere tra pubblico e scena, il “Laissez-moi danser!” si è trasformato in un collettivo “Laissez-nous danser!”.

Al confine tra danza, teatro, video e performance art, circo e musica e cercando il dialogo tra generazioni di artisti, aree geografiche e generi si sono mossi tutti protagonisti degli spettacoli del fittissimo programma di appuntamenti promosso alla Cittadella dalla compagnia valdostana TiDA. Tra questi il duo di musica elettronica torinese Ozmotic, il collettivo fiorentino Sotterraneo, la coreografa e performer italiana Gabriella Maiorino, il performer, danzatore e coreografo italiano Marco Torrice, gli Hungry Sharks (Austria), i Go plastic company (Germania, in prima nazionale con Clean me), i 7-8 chili (Italia), il coreografo danzatore e performer Fabio Ciccalè (Italia), Aline Nari (Italia) per la compagnia ALDES.


A intervallare i loro spettacoli ci hanno pensato la tedesca Alexandra Zierle ed il britannico Paul Carter con un ciclo di performance, tutte in prima nazionale, che hanno contaminato lo spazio Expo con azioni quotidiane, videoperformance e oggetti-reliquie ed il web attraverso le dirette streaming di Performance Art TV.



Sempre più pervasiva, infine, la presenza di “T*Danse” ad Aosta attraverso laboratori nelle scuole, il progetto #comunicadanza che ha coinvolto studenti del liceo artistico, conferenze alla Biblioteca Regionale e l’iniziativa chiamata #coinvolgiti che ha visto una trentina di aostani aprire le loro case per ospitare gli artisti.


Il Festival è stato organizzato grazie al contributo di Compagnia San Paolo, maggior sostenitore nell’ambito dell’edizione 2018 del bando Performing Arts, della Fondazione CRT nell’ambito del bando “Not&Sipari” e con il sostegno del Consiglio regionale della Valle d’Aosta, dell’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione Autonoma Valle d’Aosta, e con il patrocinio del Comune di Aosta ed il sostegno e la collaborazione di Cittadella dei Giovani.



SIMONE PACINI presenta il libro “Il teatro sulla Francigena” con l’attrice LORENZA GUERRINI.