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C'era una volta Valle d'Aosta

C’ERA UNA VOLTA (55)- LEA CHENEY NOVARO

Con Lea Cheney Novaro, morta il 27 febbraio 2012 a 88 anni, se ne è andato un bel pezzo di storia della società aostana.

Nel 1947 aveva sposato Luigi Novaro, da cui aveva avuto il figlio Claudio.

Imprenditore di origini liguri, Novaro era uno dei discendenti di quel Michele Novaro che nell’autunno 1847, aveva messo in musica il vibrante testo inviatogli dal “poeta con la sciabola” Gotifredo Mameli. Ne era, cosi, nato l’attuale Inno degli italiani, impropriamente detto Inno di Mameli. Ma Novaro era stato anche il cineamatore dilettante che tra i primi anni Cinquanta ed i Sessanta aveva girato ore di filmati in 16 mm che illustravano tradizioni valdostane, donati poi, come Fondazione Novaro, all’amministrazione regionale ed alla RAI.

Sia Luigi che Lea erano appassionati di lirica, soprattutto di Puccini e della Callas.

Nel 1965 Lea era stata (con René Willien) la fondatrice della Portique aostana de La Compagnie du S.A.R.T.O. e, successivamente, Major-Prime (carica che corrisponde al Presidente).

Nel 1968, aveva, invece, fondato, con altre nove donne valdostane leader nel mondo del lavoro, lo Zonta Club Aosta, che è, quindi, il più longevo d’Italia.

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