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Il Riccardo Ruggieri Latin Trio chiude, ad Aosta, una memorabile edizione di Espace Jazz 2023.

La sera del 13 giugno si è conclusa la rassegna Espace Jazz 2023, organizzata dall’associazione Arci Saperi e Sapori che gestiva lo storico locale aostano Espace Populaire. I quattro concerti, tenutisi, con cadenza mensile, alla Cittadella di Aosta, sono stati caratterizzati da un costante tutto esaurito, con una notevole presenza di giovani. Questo fa ben sperare in una ripresa d’interesse per il jazz, dopo un periodo che ad Aosta è stato piuttosto buio.

Nell’Auditorium della Cittadella protagonista dell’ultimo concerto è stato il Riccardo Ruggieri Latin Trio, formato quattro anni fa dal batterista Riccardo Ruggieri con il contrabbassista Alessandro Maiorino ed il sassofonista Claudio Chiara.

Musicisti che in Valle d’Aosta sono di casa. In particolare Maiorino, che da anni insegna alla S.F.O.M. di Aosta.

«Suonare in trio senza strumento armonico è difficile,– ha spiegato il contrabbassista- perché l’armonia la deve fare il contrabbasso intrecciandosi alle linee melodiche del sax. Per fortuna c’è Claudio, che è uno dei pochi sassofonisti che può far funzionare un trio del genere. Con lui e Riccardo l’affiatamento è totale».

Un interplay confermato ad Aosta, dove hanno suonato un repertorio fatto di pezzi che ai tre piace suonare. Loro composizioni, ma, anche standard jazz poco battuti, in genere legati a jazzisti che ammirano.

Come Sal Nistico, il sassofonista in cui il bravissimo Chiara più si riconosce, di cui ha proposto un arrangiamento di “Opals” di Frank Strazzeri. O Oscar Pettiford, celebre contrabbassista dell’era be bop idolo di Maiorino, di cui hanno eseguito “Tricotism” caratterizzato dall’unisono contrabbasso-sassofono.

I pezzi originali di Ruggieri proposti sono stati “Camminando”, un 6/4 molto melodico e mediterraneo, e la ballad “For a While”, mentre Chiara ha, invece, proposto le sue “African song” e “Monti della luna”. Di Maiorino, infine, si sono ascoltati il funk rilassato di “Joke” ed il latino “A te e a Emma”, dedicato alla moglie Marina ed alla figlia Emma. «L’ho scritta 27 anni fa quando mia moglie era in attesa. Il tema è nato suonando una chitarra, mentre ero in auto ad aspettare che facesse una visita ginecologica alla quale l’avevo accompagnata».

Maiorino con la moglie Marina

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