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Musica Banda

A Donnas la favola di “Pierino e il lupo!” raccontata dalla Banda Osiris con la Banda di Donnas

Fin dalla sua prima edizione il Festival CHAMOISic ha puntato sul coinvolgimento dei musicisti valdostani ed il radicamento nel territorio regionale. Lo dimostra, tra l’altro, il coinvolgimento di realtà musicali fortemente inserite nel tessuto sociale valdostano come i cori e le bande. Dopo il successo, lo scorso anno, dell’esperimento della collaborazione della Filarmonica di Montjovet con Gianluigi Trovesi sul sagrato della Chiesa Parrocchiale di Montjovet, quest’anno è toccato a “Pierino! E il lupo?”, una produzione creata dalla Banda Osiris con la Banda musicale di Donnas diretta da Silvia Yeuillaz, che si è tenuto la sera di sabato 8 luglio nell’area picnic di Chignas, a Donnas.

Ispirato alla favola sinfonica che il compositore russo Sergej Prokof’ev scrisse, nel 1936, per insegnare ai ragazzi a riconoscere gli strumenti dell’orchestra, racconta la storia di un ragazzo, Pierino appunto, che, con l’aiuto dei suoi amici animali, riesce a catturare un ferocissimo lupo.

I personaggi sono rappresentati da strumenti musicali (il gatto è il clarinetto, l’anatra l’oboe, il nonno il fagotto, l’uccellino il flauto, il lupo i corni e così via). Ma i quattro surreali attori e musicisti della Banda Osiris non sono certo soggetti che rispettano ciò che si deve leggere e suonare. Così, mentre Silvia Yeuillaz, che si è scoperto essere il lupo, ha diretto con un artiglio al posto della bacchetta, alle sue spalle la Banda Osiris ne ha fatto di tutti i colori.

Come resistere, del resto, alla tentazione di inserire la sigla dei cartoni animati “Lonely Tunes” quando il gatto, diventato di colpo Silvestro, insegue l’uccellino che ovviamente è diventato Titti? O far uscire dal bosco-sipario una cantante lirica vestita da Biancaneve (Ilaria Quilico)? O trasformarsi tutti in cacciatori/Village People e cantare a squarciagola l’hit “Y.M.C.A.”, diventato un inno contro la caccia? Non contenti hanno inserito anche Michael Jackson con la sua “Thriller”, la marcia trionfale dell’Aida e la potente apertura di “Così parlò Zarathustra” di Richard Strauss. Uno spettacolo mozzafiato con un’unica pausa: quella per permettere al lupo, una volta mangiatala, di digerire l’anatra.

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