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Cantautori Valle d'Aosta

ALLE PRESE CON UN (NON PIU’) VERDE CANTAUTORE: i miei incontri con PAOLO CONTE

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Alcuni Flash delle mie interviste al Maestro Paolo Conte.

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Domenica 14 agosto 1994 – Teatro Romano di Aosta

Sessantamila lire per i posti migliori, cinquantamila per gli altri. Il prezzo del biglietto d’ingresso, insolitamente alto per una Valle d’Aosta dove l’intervento pubblico lo ha sempre calmierato, provocò alti lai da parte dei numerosi e fedelissimi seguaci valdostani di Paolo Conte combattuti tra il salasso economico e l’irresistibile voglia di rivederlo a due anni di distanza dall’ultima esibizione in terra valdostana(a Courmayeur). Alle fine il richiamo di cantante astigiano fu più forte e il Teatro Romano presentò il pubblico delle grandi occasioni.

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Prima del concerto parlammo della fresca notizia che la sua “Azzurro” era stata indicata come una delle papabili sostitute dell’”Inno di Mameli”. «E’ una delle solite polemiche estive.-commentò con divertito distacco- E’ nata perché i calciatori della nazionale durante la finale ai mondiali con il Brasile non hanno cantato l’Inno di Mameli perché, sembra, non ne sapessero le parole. Ma, invece di cambiarlo, ritengo che la cosa più semplice da fare sia di insegnargliele. E così abbiamo fatto prima.»

Nei suoi testi, osservai, c’è un reiterato ricorso ad un esotismo fantastico alla Salgari…«In effetti come in Salgari è tutto inventato. Parlo di posti dove magari sono stato solo dopo averne scritto. Non è, però, solo esotismo, ma, come ho scoperto dopo, il senso dell’altrove proprio dei novecentisti. E’ il pudore di fare succedere certe storie che potrebbero capitare nella vita di tutti i giorni in un altro posto, scegliendo sempre un teatro fantasmagorico di tipo esotico». Cosa ascolta attualmente? «Jazz antico e musica classica.» Che tipo di musica classica?«Un po’ di tutto, esclusa quasi completamente la musica barocca per la quale ho una vaga antipatia, con tutto il rispetto per i grandi compositori barocchi. Tanto per fare nomi ho una passione per Cesar Franck e Dvorak…anche se autori come Chopin sono sempre lì dietro l’angolo.» Ed il jazz? «Ho seguito un po’ tutto il jazz, però criticamente sono legato al vecchio jazz anni 20,anni 30 al massimo.» Anche musicalmente le sue canzoni sono più jazzistiche rispetto agli esordi. «Adesso, avendo a disposizione dei buoni musicisti, mi prendo anche qualche soddisfazione facendo qualche arrangiamento di quel gusto. Ma non per questo rinnego i pezzi di tipo popolare all’italiana o alla francese che facevo prima

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Domenica 3 marzo 2002 – Palais Saint-Vincent

Quella volta al centro dell’attenzione mediatica c’era la sua “Il Cavaliere Azzurro” che qualcuno aveva identificato, addirittura, con Silvio Berlusconi… «Naturalmente mi riferivo a Kandinskij ed al movimento pittorico da lui fondato a Monaco.- precisò Conte- Sono, comunque, fiducioso sull’esistenza di molte persone “sveglie”, che hanno, più o meno, studiato alle sacre fonti. Ci sono. Magari nascoste nell’ombra, ma ci sono

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Parlammo molto dei suoi rapporti con la Valle. A Saint-Vincent, per esempio, nel settembre 1960, aveva partecipato al Festival del Jazz coi Torino Modern Ensemble, distinguendosi in un’interpretazione al vibrafono di “I cover the waterfront”. Nella stessa sera si era esibito anche la Swing Band dell’H.C.T. in cui suonava il trombone quel Dick Mazzanti che si era, poi, stabilito a Chatillon. «Dick è stato un protagonista della grande stagione del jazz torinese.- commentò Conte- Ho suonato in alcuni suoi gruppi e, ci siamo, spesso, ritrovati a casa di amici a suonare il trombone, lui, e il vibrafono, io, alternandoci al piano.» Ma Valle d’Aosta per lui voleva dire anche Marta Caldara, la pianista che aveva partecipato al Cd “Razmataz”, e Guido Sportelli, l’avvocato torinese storico direttore del Coro Penne Nere di Aosta. «Guido ha inciso un intero 33 giri con le mie canzoni che in copertina ha un mio quadro. Oltretutto, è, anche, un bravo collega con cui ho lavorato.» Eh già, perché Conte era, pur sempre, uno dei due avvocati più famosi d’Italia (l’altro, all’epoca, era Gianni Agnelli). C’è chi ha scritto che l’avvocato, come il medico ed il giornalista, ha un posto in prima fila nello spettacolo della vita: la professione le è, per caso, servita per scrivere canzoni? «Qualche testo, effettivamente, deriva dai tanti casi umani che negli anni mi sono passati tra le mani. Dalle mie esperienze di curatore fallimentare è nata, per esempio, la trilogia del Bar Mocambo (“Sono qui con te sempre più solo”, “La ricostruzione del Mocambo” e “Gli impermeabili”: N.d.R.). “Parole d’amore scritte a macchina” è, invece, il ricordo di una causa di separazione.»

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Domenica 8 maggio 2009 – Palais Saint-Vincent

1 Conte P5080694.jpg«In questo momento ho voglia di sentire delle canzoni corte con poche parole. Nei concerti più che una sequenza narrativa cerco una continuità di segmenti, di “quadri musicali”, di sapore cinematografico.». Di poche parole Paolo Conte fu anche nel corso dell’intervista che precedette quel concerto della Saison Culturelle. E quelle poche furono spesso sibilline, confermando il suo noto amore per gli enigmi. «Mi diverto a costruirli.– confessò- Alcuni me li ha pubblicati Bartezzaghi, altri ce li scambiamo con Benigni che ci ha messo anche due anni per riuscire a risolverli.» Come mai, chiesi, i personaggi e le situazioni identificabili che l’hanno portata al successo (da Bartali al Mocambo) hanno lasciato il posto a stati d’animo più indefiniti? «L’attuale ispirazione è “pigramente” pittorica», rispose. Perché Conte è anche un pittore (molte copertine di suoi album riproducono suoi quadri), e in una recente intervista aveva detto che se fossero state quadri le sue canzoni avrebbero potuto essere quadri di Massimo Campigli. «E’ uno dei miei pittori preferiti in assoluto, perché esprime l’eleganza del Novecento», spiegò. Campigli nel corso della sua carriera è arrivato a ridipingere sue vecchie tele, qualcosa di simile succede per lei con i nuovi arrangiamenti delle sue canzoni? «Come diceva lui, dico anch’io: “Del mio lavoro conosco solo gli errori”.»

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