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Cantautori MUSICA

Debutta a Courmayeur il Sano Cazzeggio Musicale di PAOLO BELLI e della sua stralunata orchestra

E’ stata un’ora e mezzo di “sano cazzeggio musicale” quello che, la sera del 28 gennaio, ha offerto Paolo Belli con la sua orchestra al Palanoir di Courmayeur, nell’ambito della Saison Culturelle. Dopo una data zero al Teatro Comunale di Nocera Inferiore, era il debutto di “Pur di far commedia”, l’originale sit-com musicale scritta da Paolo con Alberto Di Risio, il collaboratore di Fiorello, Panariello e Celentano. «Abbiamo voluto raccontare cosa vuol dire veramente fare la vita da musicista attraverso il racconto ironico della vita dei ragazzi della mia band.- ha spiegato il cantautore e showman emiliano- Chi da anni li vede a “Ballando con le stelle” sa quanto siano bravi a suonare, qui, però, scoprirà le loro straordinarie doti comiche».

Col pretesto di essere alla ricerca di musicisti per fare un tour, Belli ha finto di fare dei provini a musicisti procuratigli dal percussionista Peppe Stefanelli, arrivato sul palco vestito da sciatore. Dal chitarrista sordo Gelido (Paolo Varoli) all’l’incredibile polistrumentista cubano Juan Carlos Albelo Zamora, che si è fatto, letteralmente, in quattro. Ma anche gli altri orchestrali si sono rivelati esilaranti: da Pablo, quinto gemello Tanamera (il sassofonista Gabriele Costantini) al batterista Mauro Parma (“attento Paolo che tutti ti prendono per il crooner”), dal bassista e contrabbassista Gaetano Puzzutiello (è sua la definizione di “sano cazzeggio musicale”) al pianista e fisarmonicista di Assisi Enzo Proietti.

«Sono con me da quasi trent’anni, dai tempi di “Torno sabato” con Panariello, per cui ormai è diventata una famiglia. Molte delle cose che raccontiamo le abbiamo vissute assieme, abbiamo solo un po’ calcato la mano, perché, come diceva Totò, per far ridere devi essere cattivo. Ne è venuto fuori uno spettacolo di un’ora e tre quarti in cui grasse risate si alternano ad ottima musica, con brani musicali che seguono il ritmo del racconto».

Accanto ai suoi successi (“Sotto questo sole”, “Hey signorina mambo”, “Ladri di biciclette” e “Ho voglia di ballare con te”), Belli ha omaggiato i suoi modelli musicali. D’epoca, come Carosone o più recenti, come Cochi e Renato e, soprattutto, Enzo Jannacci. «L’ho stalkerato, in senso buono, per anni, finendo per suonarci più volte. Canterò “Vengo anch’io, no tu no”, ma ho in repertorio anche “Parlare coi limoni”, le cui parole mi rispecchiano, al punto che sembra l’abbia scritta per me». “

Quanta fatica per farsi accettare con le canzoni”, recita il testo. Dopo una dura gavetta Belli c’è riuscito, approdando, venti anni fa, ai mega show in prima serata su RAI 1. Vi ha portato il suo impeccabile pop colorato di swing, che è piaciuto al pubblico più popolare come agli intenditori più raffinati. «Sotto la leggerezza del menestrello, di cui parlava Jannacci, c’è la sostanza che mi è valsa medaglie come i complimenti di Dalla, Arbore e, addirittura, di Eric Clapton che ha apprezzato la sua “Wonderful tonight” da noi arrangiata in ¾».

Il grande l’entusiasmo del pubblico, non numeroso ma caloroso, ha sottoscritto le parole della sigla iniziale e finale: “oggi è un giorno che ricorderai”.

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