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Musica Classica Musica valdostana

“Da Quattro a Otto mani” al Conservatoire di Aosta

Composizione a quattro mani è un pezzo scritto per essere suonato da due pianisti sullo stesso pianoforte. Quando i due esecutori suonano, invece, su due pianoforti differenti si parla più propriamente di duo pianistico. La differenza si è potuta apprezzare la sera del 7 aprile all’Auditorium del Conservatoire de la Vallée d’Aoste per il quinto appuntamento della rassegna Les Jeudis du Conservatoire, non a caso intitolato “Da Quattro a Otto mani”.

Leonardo Dragotto e Miriam Irene Tinazzo

Sul palco sono salite due docenti, Roberta Menegotto e Viviana Zanardo, e due allievi del Conservatoire, Miriam Irene Tinazzo e Leonardo Dragotto.

Nel primo pezzo, “Serenade Op. 96” del compositore tedesco Cornelius Gurlitt, si sono esibiti tutti e quattro su due pianoforti. «Per rispettare un discorso didattico– ha spiegato la Zanardo- abbiamo dato agli allievi il pianoforte uno, cui è affidata la parte più complessa, che hanno gestito in autonomia».

In “Points on Jazz”, una suite di balletto per due pianoforti pubblicata dal pianista jazz Dave Brubeck nel 1963, la scena è, invece, stata tutta per il collaudato duo Menegotto-Zanardo. Le due valdostane hanno, infatti, un’esperienza più che trentennale con esecuzioni di capisaldi del repertorio per due pianoforti: dalla Petite Messe Solennelle di Rossini alla Sonata per due pianoforti e percussioni di Bartòk. Ne è venuta fuori un’esecuzione vibrante di un pezzo, nato durante il tour polacco del Dave Brubeck Quartet, in cui le pianiste si sono mosse a loro agio tra ritmi jazz ed armonie classiche mettendo in mostra un’intesa telepatica.

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